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Come preparare un buon Ramen

Cimentarsi in cucina nella preparazione di un piatto tipico della tradizione culinaria giapponese può sembrare una sfida insormontabile, Forse per i nomi e gli ingredienti esotici. Ma prima di arrendersi bisogna provare perché potrebbe essere più semplice del previsto.
Prendiamo, ad esempio, uno dei piatti più noti della tradizione giapponese, il Ramen, una zuppa a base di tagliatelle servite in brodo di carne e/o pesce, forse non tutti sanno che le origini di questa pietanza sono cinesi ma, dagli anni ottanta, si è diffuso talmente tanto in Giappone da diventarne un’icona culinaria.
Partiamo dagli ingredienti. Le dosi per due persone prevedono 4 fette di nibuta, 1 uovo, porro, 1 cucchiaio di olio di sesamo, pepe, 200 grammi di noodles per ramen, 800 ml di dashi e cucchiai di salsa del nibuta.

Prima di tutto bisogna iniziare a preparare il nibuta tagliando porro e zenzero in tre parti per metterli in una pentola capiente con acqua, carne e anice stellato. Cuocere il tutto per 1 ora assieme a salsa di soia, salsa d’ostriche, sake e zucchero di canna. Nel frattempo preparare anche le uova sode e insaporirle. Tagliae a fette il maiale e le uova a metà.
Tagliate il porro ed unitelo al dashi, all’olio di sesamo, alla salsa di soia ed alla salsa del nibuta.
Aggiungete in ultimo il pepe, mescolate e riscaldate il tutto in un pentolino sul fuoco portando ad ebollizione.

Cuocete quindi i noodles secondo i tempi riportati sulla confezione e scolateli.
Metteteli in una ciotola ed aggiungete due fette di arrosto di maiale e metà uovo per porzione.

Versateci sopra il brodo bollente.

Il ramen è pronto per essere servito subito.

La preparazione di questa ricetta per il Ramen prevede 25 minuti per la preparazione, 1 ora e 25 minuti per la cottura.

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Riky Ayushi

Di padre giapponese e madre italiana, ben presto mi sono appassionato alla cultura orientale e, in particolare, a quella del Giappone dove mi sono recato più volte e dove ho i parenti di mia madre. Ritengo che la cucina rappresenti una parte importantissima della cultura giapponese e, per questo, mi sembra importante farla conoscere andando al di là, per quanto possibile, dei meri aspetti goderecci e di palato.

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